Una piccola curiosità in apertura: la frase “tin bota, l’Europa è con voi”, pronunciata da Ursula Von Der Leyen, è una frase che non ha moltissimo senso, perchè TIN BOTA vuol dire “tieni duro”, seconda persona singolare. Più corretto sarebbe stato usare il verbo alla seconda persona plurale, quindi “TNÌ BOTA”, oppure “Romagna tin bota l'Europa è con te”. Meglio ancora sarebbe stato avere qualcuno in conferenza che avesse risposto come diamo per scontato si risponda qui quando qualcuno ci raccomanda di tenere botta: “a par forza” (“eh, cos’altro possiamo fare”). Detto questo ho sempre avuto un debole per Ursula Von Der Leyen, che somiglia davvero a una donna che potresti incontrare seduta ad ascoltare l’orchestra di liscio alla sagra de bustrengh, e spero che il suo dialetto migliori di giorno in giorno e le permetta, una volta terminato il suo mandato da Presidente della Commissione Europea, di ritirarsi a vita privata e trasferirsi dalle parti di Settecrociari. Ursula, ai sem.
Nella città dove vivo l’alluvione non ha colpito duro come da altre parti, soprattutto nella fase iniziale. L’allarme è stato enorme, le precauzioni sono state tante, la gente evacuata dalla propria casa è stata tantissima (a me è successo due volte); ma gli argini dei fiumi hanno tenuto. La parte peggiore è stata nei giorni successivi, quando il peggio sembrava essere passato e nelle città più colpite si stava già lavorando a pieno ritmo per sgombrare e ricominciare. In questa seconda fase il ravennate è stato flagellato da una specie di riflusso, l’acqua che arrivava dai canali: molte frazioni sono state allagate, sono arrivate altre evacuazioni, l’acqua ha ristagnato per giorni, in alcuni posti per un’intera settimana. C’è ancora bisogno di aiuto, il danno è incalcolabile, e il comune accetta donazioni. Io sono rimasto all’asciutto, e per dirla tutta mi sento un pochino colpevole di aver avuto così tanto culo. Così ho pensato di avviare una piccola raccolta di beneficienza, un piccolo progetto che -essendo io un pessimo titolista- chiamerò UN TESTO SUL MURO.
Il progetto funziona in questo modo: voi donate 50 euro al Comune di Ravenna e io vi mando un disegno. Più esattamente, donate 50 euro all’IBAN IT96V0627013100CC0000308106, mettendo come causale DONAZIONE EMERGENZA ALLUVIONE. Poi mi mandate la contabile di avvenuto bonifico, e un frammento di testo, magari di una canzone che significa qualcosa di particolare per voi, o qualunque altra cosa. Io vi spedirò a casa un foglio A3, o più esattamente un foglio 30x40 cm, così potete metterlo dentro una cornice IKEA, con quel testo scritto a mano con pennello e guazzo -o tecnica mista, a mia discrezione.
(nota 1: l’IBAN l’ho tirato giù dal sito del comune di Ravenna, in qualunque caso se preferite versare al comune di Cesena o Forlì o Faenza o Lugo i soldi servono anche di più).
(nota 2: se potete spedirmi anche 5 euro via paypal, mail disappunto@gmail.com, mi aiutate con la spedizione. Ho anche satispay, accetto soldi anche lì, scrivetemi e vi mando il link in privato)
(nota 3: fortunatamente qualcuno ha già aderito al progetto e per far partire la spedizione potrebbero servire diversi giorni, per i quali chiedo di pazientare)
Non ci sono limiti alle richieste. Metto due esempi di testi scritti a mano che potrebbero somigliare (ma più probabilmente no) a quelli che vi spedirò. Nella fattispecie sono testi di due canzoni che stanno nel disco delle boygenius (non diciamolo troppo forte ma credo sia il mio disco dell’anno), ma avete potere di ordinare LETTERALMENTE qualunque cosa e farmi passare la serata a bestemmiare mentre copio su carta le parole immortali del peggior gruppo mai esistito, o di un cineasta/scrittore/intellettuale che disprezzo con tutte le mie forze
(nota 4: niente roba fascista, è l’unico veto che mi sento di mettere)
Per qualunque altra info rispondo in privato alla solita email. Se non siete interessati ma volete comunque condividere e far girare l’email, grazie mille.
#daiburdél