Non credo ci sia niente di male nell’odiare i Maneskin, come non c’è niente di male nell’odiare nessun altro gruppo. Capisco che un certo tipo di odio per un gruppo tutto sommato innocuo, e pure un po’ noiosetto, sia indicativo del fatto che gli ascoltatori di musica siano propensi a viversi queste questioni in maniera troppo intensa, ma viversela in maniera intensa è una cosa che ha qualche vantaggio oggettivo dal punto di vista gnoseologico. E comunque la Divina Commedia e la nazionale di calcio del 1982 hanno dimostrato che il genio italico dà storicamente il suo meglio quando gli rode il culo.
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