e ok sai che merito essere stato fulminato da Sabotage, comunque in pratica mi ricordo che la prima volta che sento parlare dei Beastie Boys è al bar della chiesa (di fianco alla chiesa, non dentro), mi ricordo proprio esattamente il punto del bar in cui sono e chi c’è attorno a me, nella fattispecie Davide e Alberto. Due coetanei, il che (in un paese di 1000 abitanti) vuol dire che ci conosciamo da quando avevamo tre anni. Davide è il mio migliore amico, quello con cui esco tutte le sere che esco, quei rapporti che hai a quell’età, ti confessi tutto, speri che l’altro non tradisca la tua fiducia, eccetera. Alberto è recentemente diventato un rapper, che nel linguaggio dell’epoca vuol dire che ascolta rap e si veste oversize. È sempre stato un po’ più avanti di noi, fumava in terza media, aveva i capelli lunghi e forse qualche tresca, non studia più, ha soldi da spendere. Ci guarda un po’ dall’alto in basso, in un modo simile a come mi sento quando parlo coi miei compagni di classe di città. Stiamo parlando di musica, Davide dice che mi sono intrippato col rock duro, lui ne sa poco (Davide è un cercatore di hit da classifica). Alberto mi chiede se conosco i Bisty Boys, nossignore, mai sentiti, li devo sentire, spaccano, fanno questo incrocio tra rock e rap. “Tipo i Rage ma meglio” (quando si dice i Rage si intende quelli Against The Machine, non l’omonimo gruppo heavy metal). E questa è la prima volta che sento il nome, e non è che me lo sono scritto ma mi appunto mentalmente di seguire questi Bisty Boys. Gli chiedo anche di doppiarmeli ma so che non lo farà, per una questione di gerarchie sociali o boh. Poi mi ricordo che qualche mese dopo sento Sabotage e lì rimango fulminato. Mi ricordo che Checco, un mio compagno di classe, ha scritto “Beasty Boys Sabotage” sull’astuccio, e quando lo vedo capisco che non si chiamano Bisty ma Beasty, e a questo punto ho abbastanza informazioni. Sono con Davide un giorno al negozio di elettronica dell’ipermercato, giù verso il mare, andiamo spesso a farci un giro in macchina -ha preso da poco la patente, è di gennaio, io di ottobre, e lì decido che devo prendere una cassetta dei Beasty Boys. La bruciante passione per la musica, che va ormai avanti da anni, non mi ha ancora convinto a comprare un lettore CD. Poco male: l’ipermercato è ancora superfornito di nastri originali, che costano un occhio della testa MA non hanno l’antitaccheggio e così insomma, qualcuno lo compro e qualcuno lo frego. Non ci sono nastri dei Beasty Boys ma ce n’è uno dei Beastie Boys, immagino che il mio amico Checco possa essersi sbagliato, e tanto basta. Torniamo in macchina (leggendaria Uno grigia con impianto stereo fatto a mano), tiro fuori il nastro che mi son fregato e lo metto su. Davide s’incazza come una pantera perché ho rubato e se ci beccavano assieme faceva una figura di merda colossale. Ha le sue ragioni, il poverino. Il nastro inizia in un modo pazzesco: “This next one is the first song on our new album”. L’album si chiama Check Your Head. Scorro dietro la lista dei brani: Sabotage non c’è. Davide, il poverino, sopporta ‘sta merda per un paio di canzoni, lo tira fuori e mette la radio (Studio Delta Mix, leggendaria trasmissione di una radio cesenate intorno alle 18, che rimarrà in palinsesto nei decenni a venire: un’ora di maranza italo spintissima, tutta mixata in battuta da dj con nomi tipo MAX FARNEDI). Ill Communication lo comprerò qualche tempo dopo, sempre in cassetta originale -mi era piaciuta la copertina di Check Your Head, e ovviamente anche il contenuto. E in fondo, a dispetto dell’infatuazione per Sure Shot e Sabotage, ho sempre pensato che Ill Communication fosse il cugino sfigato di Check Your Head. Hello Nasty, quello dopo, ecco, quello sì che è un capolavoro: il disco che ha il coraggio di riportare i Beastie Boys dentro l’hip hop e mette tutti a sedere. Comunque sì, è una storia che inizia durante una partita a flipper, continua rubando il disco sbagliato e finisce come per tutti noi -l’ennesima serata a godere con i Beastie Boys sullo stereo, trent’anni dalla prima volta o giù di lì, sai che merito
_
(nota: mi rendo conto che gli ultimi episodi della nl sono tutti dei pipponi celebrativi di anniversari funerali e cose simili, prometto che al prossimo giro darò un briciolo di svolta)